30 luglio 2007

Banana Fish di Akimi Yoshida


Dati Tecnici:
Autore: Akimi Yoshida
Editore: Planet Manga
Volumi: 19 in totale (manga concluso)
Prezzo: 4.50 Euro/5.00 euro

La vicenda:
Nel 1973, durante la guerra del Vietnam, un soldato americano impazzisce e spara ai propri compagni. Fermato, prima di cadere in uno stato vegetativo pronuncia queste parole: "BANANA FISH". Dodici anni dopo a New York, Ash Linx, giovane e astuto capo di una gang di sbandati, incontra un uomo in fin di vita, che prima di morire gli sussurra le stesse parole: "BANANA FISH" e gli consegna una piccola fiala. Ciò gli procura molti problemi, tra cui anche conflitti col suo boss mafioso, Papa Dino, di cui fra l'altro da ragazzino è stato amante.
Nella storia subentrano anche due reporter giapponesi, Shunichi Ibe e il suo assistente Eiji Okumura, coetaneo di Ash, che nel tentativo di fare un'articolo sulle gang giovanili newyorkesi, vengono travolti dagli eventi.

Realizzazione dei personaggi:
Molti pensavano che nel caso di Ash l'autrice si fosse ispirata a River Phoenix, attore scomparso dalla vita burrascosa a tratti simile a quella del protagonista, ma invece modello d'ispirazione fu il tennista Stefan Edberg, che però con Ash in comune ha solo l'eleganza nel vestire.
Per Eiji si è ispirata all' attore nipponico Hironobu Nomura, di cui pare l' autrice fosse una grande fan. Mentre per Arthur (uno dei principali nemici del protagonista) ha preso a modello Sting. L'artista sinceramente non ha per niente l'aria del malvagio, ma forse qualcuno se lo ricorderà nel film di David Linch "Dune", nel quale ricopre il ruolo del cattivo.

L'autrice - Akimi Yoshida:
Forse di classe 1956, ma di sicuro nata il 12 agosto, è diventata mangaka nel 1977 dopo il fallimento dello studio di design dove lavorava. Nel 1984 ha vinto il premio Shogakukan, casa editrice con cui ha iniziato e tutt'ora lavora, con l'opera "Kissho Tennyo" (La Dea del Destino). Ed è nello stesso anno che arriva il successo internazionale con BANANA FISH.
Attualmente è al lavoro con "Yasha" (termine che indica un demone). Quest'opera parla di Sei Arisue, un giovane che vive un'esistenza pacifica con la madre su un' isola vicino a Okinawa, la quale viene interrotta dall'uccisione della donna e dal rapimento di Sei da parte di misteriosi individui.

L'edizione italiana:
Innanzitutto la cosa che spicca di più è il fatto che sia il primo manga stampato su carta gialla. Oltre a questo l'edizione della Planet Manga (Panini Comics), pare molto fedele all'originale. I volumetti hanno lo stesso formato e la stessa quantità di pagine dell'edizione giapponese. Hanno sia la sovraccopertina che i risvoltini (anche se son sempre tutti uguali e questo mi puzza), il tutto a un prezzo più che competitivo, € 4,50.
Tecnicamente BANANA FISH è considerato uno shojo, ma sinceramente esula un po' dagli schemi. Non ci sono i classici motivi floreali, occhioni luccicanti, tavole tagliate in verticale e via dicendo, e acquista delle caratteristiche da shonen, linee cinetiche, scene d'azione, tavole dalle gabbie rigide, tematiche dure: droga, malavita, sparatorie. Ciononostante la pulizia del tratto a vantaggio di una narrazione fluida, la ricchezza dei dialoghi, la presenza di una storia d'amore gay, i personaggi ben caratterizzati, rendono BANANA FISH più vicino allo shojo.
L'ambientazione è ben studiata, infatti pare che la Yoshida sia stata varie volte a New York e abbia fotografato i luoghi dove si svolgono le vicende del fumetto. E, per ultima curiosità, il titolo Banana Fish è un omaggio all'opera dello scrittore statunitense J.D. Salinger "Un giorno ideale per i pescibanana".

articolo a cura di Aya-chan

24 luglio 2007

Scaletta 26/31 Luglio

Sempre in formazione 4 moschettieri (Touch, Aya, Johns e Minmay) lo staff stavolta chiacchiera:
  • del bellissimo film di Hayao Miyazaki: Lupin III Il Castello di Cagliostro che è apparso nei nostri cinema finalmente ridoppiato con le voci storiche. Tutti ne sono rimasti entusiati!
  • Touch ci illustra poi Il Canto del Cielo Perduto, shoujo manga di Yuana Hazumi edito da Star Comics. Il volumetto autoconclusivo non pare averlo convinto molto.
Buon Ascolto!!!

20 luglio 2007

Scaletta puntata 19/24 Luglio

Uno staff in versione ridotta (Touch, Aya, Johns e Minmay), fra una news, una ciancia e chiacchiere varie si occupa di:
  • NHK ni Yokoso! anime recensito da Touch con il supporto di Johns. Qui maggiori info!
  • il 5° film di Harry Potter visto da Minmay e Johns. Non ne sono usciti molto convinti....
Buon Ascolto e alla prossima!! ^_^

16 luglio 2007

NHK ni Yokoso!

Serie TV del 2006, ad opera dello studio Gonzo, basata sul romanzo di Takimoto Tastuhiko, dal quale è stato anche ricavato un manga omonimo.
L'argomento non è dei più avvincenti. Si tratta di una patologia che in Giappone pare affliggere due milioni di persone, secondo stime difficili da valutare, perché consiste nell'autoisolamento cronico. Queste persone, definite "hikkikomori" scelgono, per varie ragioni, di non uscire più dal proprio appartamento. Spesso hanno una rendita che permette loro di non lavorare (ad esempio gli studenti universitari).
Trattandosi di un fenomeno reale, e decisamente drammatico, la serie spicca subito fra la miriade di commediole scolastiche, robottoni e sportivi vari.

È strutturata in tre parti: nella prima viene descritta la vita del protagonista, quindi la patologia degli hikkikomori. La seconda parte è una carrellata sulle altre patologie che affliggono la società giapponese, e la terza è un'analisi delle cause e delle motivazioni, con qualche ipotesi di soluzione.

Il fondamento dell'analisi è che la società giapponese è basata sul disprezzo degli altri. Si sta bene solo quando c'è qualcuno che sta peggio di noi e che possiamo disprezzare. Tesi decisamente amara, e inaspettata in un cartone animato. In Italia qualcosa di simile lo si ritrova forse in libreria, o a teatro. Non è importante se sia vera o no (o meglio, quanto sia vera): ciò che conta è che un giudizio così duro non lo si può ignorare. Ci si deve confrontare con esso.

Le soluzioni sono sostanzialmente due: la fame rompe la maledizione. Più che un aiuto, un contatto compassionevole, ciò che scaraventa gli isolati cronici di nuovo in mezzo al mondo è l'istinto di sopravvivenza quando siano finite le risorse (genitori che tagliano i viveri ad esempio). L'altra è che in effetti un contatto, l'affetto reciproco, restituiscono la capacità di reagire, di figurarsi degli obiettivi e di darsi da fare per raggiungerli. Tutto questo viene narrato senza retorica, e tanto meno cliché da serie animata.

Il risultato finale è qualcosa di molto interessante e coinvolgente (un po' meno nella parte intermedia), e soprattutto di difficile da dimenticare.

by Touch

11 luglio 2007

Scaletta 12 -17 Luglio

Fumetti e cinema:
  • Ettore e Ras presentano La Bambina che Pende, della coppia Peeters Schuiten;
  • Johns, Minmay ed Aya-chan discutono di Paprika, di Satoshi Kon, sperando di vederlo nelle nostre sale.

Buon ascolto.

Scaletta 5 -10 Luglio

Il Johns è tornato da Annecy e ci racconta il festival; e quasi tutta la ciurma è andata a vedere Transformer, tornando soddisfatta. In trasmissione i commenti.

Buon ascolto.

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